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lingfenhu91

VIAGGIO IN VIETNAM - PARTE 1


Hoian


Mi è venuto in mente di scrivere questo articolo dopo alcune chiacchierate con clienti in merito al Vietnam. E’ un paese che ho visitato da sola l’anno scorso nel periodo natalizio e, parlandone, mi si è riacceso il ricordo, più vivido che mai, sebbene siano passati mesi.

Al che ho pensato che magari potrebbe essere interessante o utile per chi non ci sia mai stato avere un insight diverso, che non sia la classica guida o un influencer.

Non ho inserito il mare perché le vacanze spiaggiate non fanno ancora per me, un po’ per le mie origini e un po’ perché ritengo che il mare più bello sia quello sardo (sono di parte!).




Perché il Vietnam?



Beh sicuramente questo paese l’avevo scelto per l’aspetto culinario, sapevo che la cucina vietnamita, o meglio, le cucine vietnamite, sono considerate tra le migliori al mondo per varietà, per la freschezza delle erbe aromatiche, per il bilanciamento dei sapori.

Avendo poi subito influenze sia dall’Oriente (la Cina in primis, il Giappone, e gli altri paesi del Sud-Est asiatico) che dall’Occidente (dalla Francia) è senz’altro un caso unico nel suo genere. E volevo visitarla prima che le orde del turismo l’assaltassero, come purtroppo succede in Asia e non solo… un turismo mordi e fuggi in cui fai km su km per scattare qualche selfie e qualche foto su un cellulare che non vedrai più.

 


LE TAPPE

I luoghi visitati nell'arco di 15 giorni sono stati :

1) Ho Chi Minh, o Saigon;

2) Hanoi la bella;

3) la valle di Ninh Binh;

4) Huế

5) Hoian



E’ stato un viaggio in cui ho letteralmente preso tutti i mezzi di trasporto possibili : aereo da Ho Chi Minh a Hanoi e da Danang a HCM; auto da Hanoi a Ninh Binh; ovviamente la mia amata bici per un giretto tra le risaie di Ninh Binh; treno interminabile da Ninh Binh a Huế; per non parlare di tutti i passaggi via scooter-taxi con l’app Grab.

Ecco, se potessi dare un consiglio da esperta travel blogger quale sono (?), un vero viaggio può definirsi tale solo se si sono utilizzati tutti i mezzi di trasporto con il giusto equilibrio, senza eccedere da nessuna parte : viaggiare con l’aereo può essere comodo ma vuoi mettere la vista del paesaggio che ti scorre davanti in treno? In più tra check-in e attese varie, passano comunque taaante ore di attesa.

 

I POSTI PIU’ BELLI PER ME


Non faccio la lista della spesa dei luoghi visitati, le potete facilmente trovare nei vari blog e guide del mondo, ma presento qui di seguito i posti che più mi hanno colpito e che a distanza di anni mi ricorderò anche senza vederne le foto.


Museo delle Belle Arti a Ho Chi Minh


E’ un museo nazionale con alcune delle opere vietnamite più importanti della storia dell’arte vietnamita. Ha un aspetto che dall’esterno sembra molto sontuoso ma in realtà all’interno è decisamente délabré e fatiscente, con le persiane una volta splendenti ora dai colori sbiaditi e un po’ mezze rotte, ventilatori ovunque, senza aria condizionata. Un museo tropicale, direi, ma merita decisamente una visita.






Parco di Tao Dan, sempre Ho Chi Minh


Nel caldo soffocante di Ho Chi Minh, questo parco è stato davvero rigenerante. Da buona tradizione orientale, troverete vecchie e giovani signore intente a fare danze di gruppo, stretching o taichi, il tutto con un’ottima musica vietnamita di sottofondo!

Io ho visto quel giorno signore danzanti con ventaglio ( davvero agili e brave!) e una che davanti a tutte faceva stretching. Loro sì che la sanno lunga su come tenersi in forma. Ogni tanto mi chiedo come ci arriverò io alla loro età, e mi dico che non ci devo pensare.

 

Zona intorno al Lago Hoan Kien, Hanoi



Hanoi è stata una ventata d’aria fresca rispetto al caldo tropicale di Ho Chi Minh. Piacevolissimi 25 gradi costanti, primaverile, e la zona intorno al suo lago principale, nel centro storico di Hanoi, merita decisamente una lunga passeggiata.

Mi ha ricordato in maniera impressionate Pechino, ma una Pechino di un decennio di anni fa, quando da ventenne vi frequentai l’Università: venditori ambulanti ovunque, bancarelle di cibo, sgabelli lungo la strada, vecchine che vendono frutta e spiedini di fragole caramellate che farebbero venire le carie a ogni dentista che si rispetti, e quell’aria di caos ordinato che non ho più ritrovato.




Come fa a cucinare con tutti questi anelli al dito resterà per sempre un mistero per me

Non a caso, il confine con la Cina è davvero a “pochi km” da qui.

Il Quartiere Vecchio di Hanoi è un insieme caotico di vecchio e nuovo : case appena costruite appoggiate a antiche abitazioni, magari in legno, cavi elettrici che danzano in maniera pericolante sopra la tua testa (se non ci sono non sei nella vera Asia) e ...

Alberi che sbucano fuori dai tetti, maestosi come non mai,






E appena svolti l’angolo, templi più o meno nascosti dove devi entrare rigorosamente a piedi nudi, con al centro offerte votive agli antenati : frutta, riso, ma anche birra e biscotti inglesi!

Ecco, questi sono gli angoli di pace nel caos del Quartiere Vecchio.



Nella seconda parte parlerò del cibo vietnamita che ho assaggiato, perché questo articolo che doveva essere sintetico sta diventando più lungo del previsto...



GIRI IN BICI A TRANG AN – NINH BINH




Ninh Binh è stata decisamente la scelta migliore di sempre. E’ considerata l’Halong Bay terrestre, per me è Ninh Binh, punto. A circa un’oretta e mezza da Hanoi, vi ho trascorso tre notti, perché è fondamentale che in un viaggio itinerante si inseriscano dei momenti di silenzio, pace e riconnessione con sé stessi.




Montagne carsiche che si specchiano sulle risaie, canneti che danzano seguendo la brezza invernale, oche che nuotano indisturbate finché non sopraggiungi te, e templi dove meno te l’aspetteresti.




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